Italià
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  • Pronúncia(i): /ak.konˈt͡ʃaː.re/
  • Etimologia: De conciare, cognat del català antic acunçar.

Verb modifica

acconciare

  1. arranjar, amanir, preparar
    «Anton Maria Salvini vi acconciò di sua mano gli sbagli propri del copista.» (Augusto Alfani, Della vita e degli scritti di Orazio Ricasoli Rucellai: studio critico, 1872)
    Anton Maria Salvani arranjà ell mateix els errors del copista.
    «Aprì porto a Talamone fra Grosseto e il monte Argentaro nel territorio di Siena; vi acconciò le strade.» (Giovanni Fanuci, Storia dei tre celebri popoli marittimi dell'Italia veneziani, genovesi e pisani e delle loro navigazioni e commercio nei bassi secoli, 1855)
    Obrí un port a Talamone, entre Grosseto i el mont Atgentaro, en el territori de Siena; arranjà els carrers.
    «Avvenne un giorno fra gli altri, ch'essendo ella andata ad una sua villetta poco lontana dalla città in compagnia del marito, i servi suoi rimasi in città vollero darsi un poco di buon tempo, e acconcia un'insalata.» (Duilio Chiarle, Storie di cioccolato, 2015)
    Un dia qualsevol, havent anat ella a una vil·leta que tenia a prop de la ciutat, en companyia del seu marit mentre els seus criats romanien a la ciutat, volien passar-s'ho bé i preparà una amanida.

Conjugació modifica

Miscel·lània modifica

  • Síl·labes: ac·con·cià·re (4)

Vegeu també modifica